Cos’è l’obiezione di coscienza?

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Si sente spesso e volentieri parlare di obiezione di coscienza che ha un valore storico molto antico arrivando sino ai giorni nostri. Ma che cosa significa e perché si attua? In quali contesti? Facciamo chiarezza.

Che cos’è l’obiezione di coscienza?

Il significato di obiettore di coscienza si trova in un meccanismo particolare che vede la possibilità di un soggetto nel non potare avanti una azione che la legge in pone, nel nome della propria etica – la propria morale oppure la propria religione.

Naturalmente questa è una azione che viene tutelata in maniera giuridica, quindi è possibile portarla avanti come diritto personale. Divide il pensiero di tutte le persone, perché in certi casi essere un obiettore di coscienza significa non fare qualcosa che vada contro i propri principi, ma per alcune professioni che si svolgono potrebbe sembrare una contraddizione.

La storia insegna che i casi di obiezione di coscienza nei secoli siano stati tantissimi e come tali abbiano portato avanti una convinzione, sino ai giorni nostri. Il primo grande obiettore di coscienza è stato Massimiliano di Tebessa: nel II secolo d.C. il servizio militare era obbligatorio per tutti i figli dei graduati come stabilito da legge romana.

Ma Massimiliano passa alla storia per il suo rifiuto pur essendo il figlio del grande veterano Fabio Vittore. Lui non si è arruolato nell’esercito romano e per tale motivo giustiziato, dopo essere stato condannato da Dione – il preconsole dell’epoca. Un ragazzo che ha mantenuto la sua idea nonostante tutto a soli 21 anni di vita. Dagli atti del processo è emerso che il giovane si sia rifiutato di svolgere il servizio militare per ragioni di coscienza.

Questo è un fatto che ha lasciato il segno invitando le persone a pensare con la propria testa e invertire il senso di marcia della legge dell’epoca e attuale. Il significato di coscienza viene quindi riconosciuto e messo in evidenza, come se una persona possa eseguire o meno una azione seguendo ciò che testa e cuore comunicano in quel momento.

Esempi obiezione di coscienza

Ma che cosa significa obiettore di coscienza? Proviamo a fare qualche esempio di quello che accade ancora oggi in Italia, dove l’obiettore – colui che obietta contro una determinata azione seguendo la propria coscienza – decide ed è tutelato dalla legge:

  • Oggi il servizio di leva militare non è più obbligatorio, mentre una volta tutti i ragazzi compiuti i 18 anni avevano il compito per legge di arruolarsi per un anno. Alcuni soggetti potevano anche rifiutare questo compito e diventare obiettori di coscienza: un diritto della persona contraria – per idea o religione – al principio stesso del servizio di leva.
  • Ci sono anche obiettori di coscienza in ambito medico dove un professionista si rifiuta – per esempio – di svolgere un aborto ad eccezione che ci sia un imminente pericolo di vita per la donna.
  • Tra i tanti obiettori di coscienza anche professionisti che si rifiutano di effettuare test su animali di prodotti, anch’essi tutelati dalla legge attualmente in essere messa in atto nel 1993.